4° impegno

Prometto di:
partecipare all’incontro settimanale nel gruppo di fraternità (o sostituirlo con un momento di preghiera personale).

Dalla S. Scrittura:

  • “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Mt. 18. 20).
  • “La Parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza. istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e cantici ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori”(Col 3,16-17).
  • “In questo abbiamo conosciuto l’amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli” (1 Gv. 3,16).

Dallo Statuto:

2.5)  “Maria invita alla condivisione dei doni della Parola e della preghiera con i fratelli, a partire da quelli della Comunità; pertanto i consacrati sono chiamati a vivere la vita fraterna e a muoversi nel servizio e nella testimonianza della carità di Cristo.”

4.3) Il gruppo di fraternità è la cellula fondamentale della vita e della crescita di tutta la comunità, nel quale si esprime il segno di una continuità di cammino: cercare Dio solo nella sequela di Cristo Gesù, crocifisso e glorioso. L’incontro di gruppo è un vero e proprio atto religioso: il Signore è presente e ci si incontra nel suo nome. È particolarmente nel gruppo che ci si dispone a lasciar fiorire l’amore verso il Signore e la sua Parola, verso la Chiesa, verso la Comunità e verso i

4.3.1) L’incontro di Fraternità è guidato dall’Incaricato di gruppo. Questi è nominato dal Responsabile di Cenacolo in accordo con la Presidenza

4.3.2) I consacrati, salvo motivi gravi che vanno comunicati all’incaricato di gruppo, sono obbligati a partecipare con fedeltà e stabilità all’incontro nel gruppo loro assegnato che, di norma, ha una cadenza settimanale. L’incontro di gruppo si svolge preferibilmente nella casa di un consacrato, perché le case e le famiglie diventino luoghi di comunione fraterna nel Signore. Al luogo, possibilmente, si darà stabilità.

4.3.3) Le motivazioni che devono caratterizzare l’incontro di gruppo sono:

  • ascoltare la Parola di Dio, per essere continuamente rigenerati a una vita nuova;
  • pregare insieme guidati dalla Liturgia della Chiesa;
  • fare vivere la Chiesa nella casa e la casa nella

 

Riflessione:

***Prometto di partecipare all’incontro settimanale***

 

La Comunità si adopera in tutti i modi di unirci fra fratelli e sorelle invitando a partecipare agli incontri comunitari: senza momenti di vita comune non c’è Comunità; l’incontro più agevole e ravvicinato per le varie zone è proprio l’incontro settimanale.

E inoltre questo ritrovarci insieme ha il compito di:

  • suscitare un desiderio forte di santità e di appartenenza totale al Signore;
  • ravvivare e fortificare la fede;     
  • riaccendere e alimentare la speranza;
  • rinnovare la carità così da far lievitare tutta la propria vita secondo il Vangelo, aprendo il cuore all’amore fraterno, soprannaturale. ( Doc. rinnovo consacrazione 31.03.01)

Da quanto sopra affermato è evidente l’importanza del Gruppo di Fraternità e la necessità di parteciparvi. Ci si ritrova per “ascoltare la Parola di Dio” e per “pregare”, perché questo “ascolto” e questa “preghiera” accrescono la fede e rinvigoriscono la carità fraterna e la comunione che sono il frutto visibile del cammino verso il Signore. “Da come vi amerete capiranno che siete miei discepoli”. Come si è letto sopra in Mt 18,20 il Signore è presente e regna con la sua grazia in mezzo a coloro che si riuniscono nel Suo Nome; si comunica singolarmente a ciascuno e a tutti nello stesso momento. Per questo ogni volta che si è assenti, viene a mancare Qualcosa, Qualcuno che difficilmente si riceverà con il momento di preghiera personale. Anche il gruppo soffre per la mancanza di un fratello. Allora chi potrebbe trascurare senza motivo serio quest’incontro? E, se capita, è bene avvisare il fratello che guida l’incontro. È un modo corretto e un atto di carità verso i fratelli che sono presenti. È fondamentale, in particolari momenti di fatica o di prova, una revisione, uno sforzo e un impegno di tutti i componenti del gruppo perché questi aspetti della presenza, della comunione e della carità si realizzino.

***nel gruppo di fraternità***

“L’incontro di gruppo è un vero e proprio atto religioso dove cerchiamo Dio solo nella sequela di Gesù Cristo”: si partecipa al gruppo per incontrare persone, anche, ma principalmente per incontrare il Signore, insieme, ad altri fratelli. La stabilità e la fedeltà all’incontro sono quindi indispensabili; durante l’incontro c’è un programma che porta a camminare e a crescere nella propria vita spirituale. Si cerca il Signore insieme ad altri fratelli e ai fratelli si dona il meglio, esortando, incoraggiando, evitando di suscitare dubbi e perplessità. Ci si deve sentire responsabili gli uni degli altri, essere di esempio, e quindi per primi portare gioia e serenità, cercare il più possibile ciò che unisce anche nelle diversità: tanti carismi, tanti doni aumentano la grazia e la bellezza della Comunità.

In questi incontri di gruppo, sull’esempio e con la protezione di Maria, si ha la possibilità di superare gli egoismi, gli individualismi, le gelosie, si sviluppa l’amore che è umiltà, pazienza, semplicità, mortificazione. Gesù presente ci insegna, con la sua Parola, a scegliere il bene e a fuggire il male, e come difenderci dal maligno. Si legge nelle lettere di Sant’Ignazio di Antiochia: “… Quando frequentemente vi riunite insieme sono annientate le potenze di Satana e, nella concordia della vostra fede, è distrutta la sua opera di rovina. Nulla è migliore della pace, in cui viene annullata ogni guerra delle creature celesti e terrestri”.

Il gruppo di fraternità si incontra nella casa dove si svolge la vita della famiglia che ospita. Questa casa è come un Cenacolo, a somiglianza di quello dove si riunivano Maria e gli apostoli, dopo l’ascensione al Cielo di Gesù. È importante per le famiglie mantenere questa modalità, per il bene di tutti, anche dei figli che vedono che si prega e hanno il senso della Chiesa: basta la Liturgia delle ore per esprimere la preghiera di  tutta la Chiesa in una casa!

Se si ritiene opportuno si può leggere questa esperienza di don Divo Barsotti:

"Nulla è più importante dell'incontro. E' il ritorno settimanale di un impegno religioso che è insieme un incontro con Dio nell'ascolto della sua Parola e un incontro coi fratelli nella carità vicendevole, che lo rende prezioso ed efficace. Dobbiamo prepararlo con senso vico di responsabilità e renderlo sempre vivo e farlo indispensabile a chi si è consacrato (e a chi vuole consacrarsi)

Sia viva nell'incontro la partecipazione di tutti, ci sia un linguaggio semplice e concreto, ma non si abbia paura a presentare e a richiamare tutte le esigenze di Dio, perchè ognuno sia stimolato a rinnovarsi spiritualmente e a progredire nel suo cammino verso il Signore.

L'incontro è molto efficace alla vita spirituale di ciascuno: ci si confronta con gli altri e nell'ascolto della Parola di Dio si realizza una continua revisione di vita. Nel gruppo dove vive la carità, non sarà troppo gravoso riconoscere i propri limiti e quelle imperfezioni di cui ciascuno è consapevole. E sarà proprio questo riconoscimento che si unisce al desiderio sempre vivo di rispondere a Dio con maggiore generosità e a favorire e realizzare una sempre più intima comunione d'amore coi fratelli.

Il rapporto con dio è intimo e segreto, eppure non si vive realmente che in una comunità di fratelli. per questo settimanale è uno dei mezzi efficaci alla nostra vita spirituale. Il Signore ci doni sempre fedeltà e la gioia di parteciparvi, e cresca così in tutti noi la carità che ci unisce tra noi e con Dio" (don Divo Barsotti)
 

Domande

Quanto è bello che la Chiesa entri in una casa, magari la tua, dando testimonianza di accoglienza e di evangelizzazione! Avresti difficoltà ad accogliere il gruppo settimanale nella tua casa?

È importante, per te, vivere insieme un’esperienza di fede, di carità, di preghiera, di ascolto della Parola  di Dio? Ti senti accompagnato in questo cammino dai fratelli che hai conosciuto in Comunità?

“Chi non vive un confronto con gli altri, facilmente si chiude in sé, in un sentimento di orgogliosa sufficienza che è il pericolo più grave di quelle anime che credono di poter tendere alla perfezione da sole…” (don Divo). Che cosa ne pensi?

Riferimenti:

-- Scheda n. 25 per la formazione aspiranti.

-- Not. n 21 pag. 16 “L’ncontro settimanale” secondo l’esperienza di Don Divo Barsotti (vedi sopra).